Al Trieste Science+Fiction Festival 2021 Swiss Fantastic Films, un focus dedicato al cinema fantastico elvetico, in collaborazione con SWISS FILMS, l’ente di promozione per i film svizzeri all’estero, e il NIFFF – Neuchâtel International Film Festival.
In programma le anteprime di 7 film, tra cui due classici degli anni ‘60 e ‘70 e cinque film rappresentativi della nuova onda degli anni 2000, insieme a una selezione di sette cortometraggi, che mette in risalto la varietà di un genere che negli ultimi ha conosciuto una vera e propria rinascita, esplorando mondi sconosciuti capaci di stravolgere la nostra percezione del reale e di ispirare la nostra immaginazione.
Tra i film presenti in rassegna due classici della fantascienza svizzera degli anni ‘60 e ‘70, recentemente masterizzati: “La vergine di Shandigor” (1967) di Jean-Louis Roy, un’originale avventura fantaspionistica alla 007 che vede protagonista uno scienziato alle prese con armi atomiche e oscuri poteri forti, insieme a “Grauzone” (1979) di Fredi Murer, un intrigante mockumentary in cui una giovane coppia dovrà affrontare una misteriosa epidemia che il governo cerca di insabbiare. Un ritratto impressionante della società del controllo elvetica che prefigura i movimenti di rivolta a Zurigo del 1980.
In calendario a Trieste anche le anteprime di cinque film che, nel corso degli anni 2000, hanno segnato una vera e propria affermazione della fantascienza elvetica, recuperando il genere fantastico in tutte le sue molteplici declinazioni attraverso visioni originali e personalissime. Nel film “Hell” (2011) il regista Tim Fehlbaum mette in scena una battaglia per la sopravvivenza, in un futuro in cui una tempesta solare ha reso la Terra inabitabile e dove infuriano guerre per il possesso dell’acqua. In “Chimères” (2013) di Olivier Beguin il protagonista comincia a subire strani cambiamenti a seguito di una trasfusione di sangue. L’oscuro “Tiere – Animals” (2017) di Greg Zglinski vede protagonista una coppia in crisi che, dopo aver investito una pecora lungo una strada di montagna, si ritroverà al centro di una serie di eventi sinistri e inquietanti che culmineranno in uno stato di allucinazione. Con “Particles” (2019) il regista Blaise Harrison esordisce sul grande schermo con un riuscitissimo teen movie che unisce sci-fi e fisica quantistica, in cui un gruppo di liceali è alle prese con uno strano fenomeno legato ad un acceleratore di particelle. Completa la selezione dei lungometraggi il film di Simon Jaquemet “The Innocent” (2018), un viaggio allucinante all’interno della mente umana, durante il quale la protagonista vede il suo mondo andare in pezzi a causa dell’improvviso ritorno di un suo vecchio amante.