Sarà una vecchia conoscenza del Trieste Science+Fiction, che allora si chiamava ancora Festival Internazionale del Film di Fantascienza, ad ottenere il prestigioso Leone d’Oro alla Carriera alla prossima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: il regista francese Bertrand Tavernier, definito dal direttore della Mostra Alberto Barbera “un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico”, partecipò alla kermesse triestina con La mort en direct (Francia/Germania/Gran Bretagna, 1980) vincendo l’Asteroide d’Oro nell’estate del 1980!
Nella presentazione al Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, della proposta di Leone d’oro alla carriera, Alberto Barbera scrive: “Tavernier è un autore completo, istintivamente anticonformista, coraggiosamente eclettico. L’insieme dei suoi film costituisce un corpus in parte anomalo nel panorama del cinema francese degli ultimi quarant’anni. Non riconducibile alle istanze più radicali della Nouvelle Vague, nonostante le iniziali e assidue frequentazioni critiche di alcuni fra i suoi esponenti, né riduttivamente assimilabile alla Tradizione della Qualità, di cui peraltro ha mantenuto alcuni tratti distintivi sapientemente innovati: l’attenzione per la solidità narrativa, la cura nella costruzione dei personaggi, l’attitudine all’introspezione psicologica, la presenza costante di un substrato letterario. In Tavernier, l’importanza attribuita alla dimensione artigianale del mestiere si compenetra di altre due componenti: l’amore per il cinema classico americano, del quale ha assimilato la capacità di fare spettacolo senza rinunciare a una dimensione espressiva, e l’innata passione per i temi politici e sociali, che conferiscono al suo cinema caratteristiche personalissime e originali”.