Dopo una prima – esaltante – giornata, il Trieste Science+Fiction Festival entra nel vivo con una giornata che inizia all’insegna della scienza: prenderanno infatti il via gli ormai consueti Incontri di Futurologia, ciclo di conversazioni con scienziati e narratori per esplorare le nuove frontiere della ricerca scientifica e riflettere sugli intrecci fra scienza, letteratura e cinema.
A ingresso gratuito, sono ospitati dal Magazzino delle Idee mercoledì 2, giovedì 3 e sabato 5 novembre dalle 10.30 alle 13.00.
Quanto alla fantascienza, sarà una giornata ricca di Anteprime in Concorso e Fuori Concorso.
Le proiezioni inizieranno al Teatro Miela alle 14.30 con la prima sessione di corti appartenenti alla sezione Fuori Concorso Fantastic Short:
TS+FF Fantastic Shorts
14:30 – Teatro Miela | Fantastic Short vol.1
Dawn of the Deaf — Rob Savage. GB 2016.
The Babysitter — Frédéric Chalté. Canada 2016.
The Garden — Natalia Iyudin. USA 2015.
Saint Frankenstein — Scooter McCrae. USA 2015.
Sector D — Eldar Shibanov. Kazakistan 2015.
Eigengrau — Tomer Yaacoby. Israele 2015.
Golden Shot — Gökalp Gönen. Turchia 2015.
Lunatique — Gabriel Kalim Mucci. Brasile 2016.
Story of R35 — Vladimir Vlasenko. Ucraina 2014.
Il primo titolo in Concorso verrà invece proiettato in Sala Tripcovich alle 15.00: Realive di Mateo Gil, sceneggiatore di Vanilla Sky e Mare dentro, che racconta una storia di ibernazione e resurrezione hi-tec.
In Concorso domani anche Creative Control di Benjamin Dickinson, film che esplora la realtà aumentata e le relazioni interpersonali nella Brooklyn di domani; Mon Ange di Harry Cleven, poetica fiaba sci-fi tra una ragazza che non può vedere e un ragazzo che non può essere visto, dagli autori di Dio esiste e vive a Bruxelles.
L’inglese Kill Command di Steven Gomez, che, in un ritorno ai temi di Terminator e Robocop, presenta un’unità d’élite dell’esercito inviata su di un’isola per testare i più recenti prototipi di macchine per uccidere; La rage du démon di Fabien Delage, brillante indagine sul ritrovamento di un film raro, affascinante e pericoloso, attribuito a George Méliès; Vulcania di José Skaf, ambientato in un luogo misterioso, perso nello spazio e nel tempo; e a mezzanotte l’austriaco Attack of the Lederhosenzombies di Dominik Hartl, zombie movie ambientato in un rifugio di montagna.
Sci-Fi Classix, la sezione dei grandi classici del cinema di genere in nuove edizioni restaurate e rimasterizzate, riporterà oggi in sala un capolavoro della fantascienza sovietica come Per aspera ad astra di Ričard Viktorov.