L’ultimo film da regista del geniale William Cameron Menzies di Vita futura (1939), è un’inquietante storia sulla paranoia verso gli extraterrestri, che riesce a raccontare un evento inquietante e brillantemente allegorico come un’invasione aliena attraverso gli occhi di un bambino. Quando il piccolo David MacLean vede un disco volante atterrare fuori dalla finestra della sua camera da letto nessuno gli crede, minimizzando il tutto alla sua immaginazione iper-reattiva. Ma ogni adulto che indaga diventa una minaccia radiocomandata in questa iconico classico marziano sullo schiavizzare la Terra sotto una minaccia intergalattica, catturando perfettamente l’isolamento e la sfiducia della giovinezza.
Things to Come (1939) genius William Cameron Menzies’ last film as a director is a haunting tale of extra-terrestrial paranoia, which achieves a brilliantly allegorical, nightmarish quality as an alien invasion is seen through the eyes of a child. When little David MacLean sees a flying saucer land outside his bedroom window, no one will believe him, explaining it away as an over-active imagination. But every adult who investigates turns into a radio-controlled menace in this iconic classic Martian fable about Earth’s enslavement to an intergalactic threat, perfectly capturing the isolation and mistrustfulness of youth.