Il tema – la scoperta di una civiltà extraterrestre quasi inaccessibile – è lo stesso di Solaris e di 2001: Odissea nello Spazio, la cui influenza è onnipresente: Zschoche deve a 2001 il suo gusto per i modellini e per le immagini astratte, mentre prende da Solaris l’idea di fondere scene futuristiche con scene della vita quotidiana. Se si aggiunge il riferimento – bizzarro – a Lelouche nelle scene d’amore, il film appare come un insieme di immagini già girate, un’opera solitaria di un topo da cineteca. Eppure la sceneggiatura nella sua ambiguità è molto interessante: si vede un astronauta che si imbarca per un viaggio lungo un secolo rinunciando alla sua fidanzata, cosa che sembra molto staliniana; ma si nota anche che le autorità terrestri esitano ad avvallare questo viaggio a causa della durata e perché è un comandante della base a volersi mettere in contatto con gli esseri pensanti che abitano probabilmente sul pianeta Eolomea, obiettivo della spedizione. Anche l’eroe disobbedisce, e la fidanzata ne approfitta per utilizzare le istituzioni secondo i suoi fini. Si profila così anche nel santuario dell’ortodossia staliniana che è la Germania dell’Est la tradizionale satira della burocrazie a cui la fantascienza offre un grande aiuto.
The main theme – the discovery of an almost inaccessible extraterrestrial civilization – is the same as Solaris and 2001: A Space Odyssey, whose influence is omnipresent; Zschoche owes to 2001 its taste for models and abstract images, while it takes the idea of merging the futuristic scenes with episodes of everyday life from Solaris. If we, however, add the bizarre reference to Lelouche to the love scenes, the film looks like a collection of scenes that were shot previously, the work of a lonely cinephile. Yet the script, in its ambiguity, is very interesting: we see an astronaut who embarks on a a century-long journey, giving up his girlfriend – a very Stalinist ideal. However, we also notice that the reluctant land authorities battled to endorse the trip due to its extreme length, as it’s a base commander who wants to make first contact with the thinking beings that probably inhabit planet Eolomea, the objective of the expedition. Even the hero disobeys, and his girlfriend takes advantage of the situation in order to use the institutions according to her personal agenda. It is clear that, in the orthodox Stalinist sanctuary, East Germany is the traditional satirical element that mocks bureaucracy, helped a great deal by the science fiction genre.