S/confinati: A Cross-Borders Anthology

Domenica 3 novembre 2024
12.15
Sala Xenia

Sunday 3rd november 2024
12.15
Sala Xenia

Simonetta Olivo, Arben Dedja, Veronika Santo, Jasmina Tešanović

Il Confine, sia fisico che mentale, viene esplorato con gli strumenti della narrativa fantastica. L’antologia unisce autrici e autori locali assieme ad altri provenienti da Paesi confinanti geograficamente e culturalmente con il territorio triestino. Per scoprire assieme una visione del mondo ideale e terribile.


The Border, physical as well as mental, is explored with the tools of fantastic narrative. The anthology gathers local authors together with others from countries which either geographically or culturally share a border with Trieste’s territory. To discover together an ideal and yet terrible vision of the world.

Simonetta Olivo vive e lavora a Trieste. È una dei fondatori del Collettivo Italiano Fantascienza e fa parte del gruppo di scrittori triestini FantaTrieste. Ha pubblicato i suoi racconti nelle collane Urania e Millemondi Urania (Mondadori), oltre che sulla rivista Robot (Delos Books).”. È autrice delle raccolte di racconti “Fantafiabe” (Delos Digital, 2018) e “Insogno” (Delos Digital, 2019). Nel 2019 ha pubblicato con Words Without Borders quattro microstorie col titolo di “Microverses” ed è stata curatrice e autrice dell’antologia “Atterraggio In Italia” (Delos Digital). Con i suoi racconti ha contribuito alla stesura delle antologie “Fantatrieste” (Kipple, 2020), “2050 – Quel che resta di noi” (Delos Digital, 2021), “La boutique degli incanti” (Delos Digital, 2022), “Universi smarriti. Il meglio della fantascienza italiana indipendente.” (Delos Digital, 2023), “Dormono sulla Collina. Tra Masters e De Andrè” (Kipple Officina Libraria, 2023). Nel febbraio 2024 ha pubblicato l’antologia personale “L’ultima estate del mondo” nella collana Frattali di Delos Digital.

Arben Dedja (Tirana, 1964) si è laureato in Medicina e Chirurgia nella sua città natale e inizialmente ha fatto il medico condotto nel nordest dell’Albania. Nel 1994 si è specializzato in Chirurgia Generale presso l’Ospedale Universitario di Tirana dove ha poi lavorato come urologo. Dal 1999 vive in Italia. Ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi sperimentale in neonatologia. Attualmente lavora nel Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Padova. Nella sua vita alternativa ha pubblicato in Italia due libri di poesie e due di racconti. L’ultimo titolo è “Trattato di Medicina in 19 racconti e ½” (Vague Edizioni, 2020), che raccoglie testi che hanno come tema la medicina. In Albania ha pubblicato diversi scritti e ha vinto numerosi premi: quattro libri di poesie, cinque di racconti e nove di traduzioni. L’ultimo titolo tradotto dall’italiano è “Vita Nuova” di Dante.

Veronika Santo è nata in Vojvodina, una regione del nord della Serbia, da madre croata e da padre ungherese. Ha due figli. Vive e lavora a Roma ormai da più di vent’anni. Ha cominciato a scrivere negli anni Ottanta sulla rivista “Sirius” di Zagabria, per poi interrompere la sua produzione per più di dieci anni, durante la guerra dei Balcani. Dal 2005 ha ricominciato a scrivere, pubblicando prevalentemente con la rivista di fantasy e fantascienza croata “Ubiq”. L’editore “Sfera” di Zagabria nel 2008 pubblica la raccolta di racconti “Il giardino delle polene”. Dal 2008 collabora con l’editore “Della Vigna” con cui ha pubblicato il racconto “Una notte nel dicembre 1994” per la raccolta “Fantasmi di Natale e per tutto l’inverno” e nel 2010 il racconto “L’orologio veneziano” nella raccolta “L’orizzonte di Riemann”. Sempre “Della Vigna” ha pubblicato nel 2012 la raccolta di racconti “Il giardino delle polene” (tradotto dal croato) e nel 2014 l’antologia in lingua inglese “The venetian clock”. Con i suoi racconti ha vinto vari diversi premi in Croazia e in Serbia. Nel 2014 comincia la collaborazione con la casa editrice croata “Matica hrvatska” che ha pubblicato l’antologia “Il treno bianco sul cielo della mia città”. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Confini al vento”, con la casa editrice “Znak Sagite” di Belgrado. Il romanzo è poi statopubblicato nel 2017 in Croazia con la casa editrice “Matica hrvatska” e ha vinto il premio “Sfera” di Zagabria. Con la stessa casa editrice nel 2019 ha pubblicato il suo secondo romanzo “Una notte, nel bosco, passi sul sentiero”. È in via di pubblicazione il suo romanzo basato sul racconto “L’orologio veneziano”.

Jasmina Tešanović è nata a Belgrado e cresciuta in Serbia fino a sei anni, poi ha vissuto in Egitto, Inghilterra, Italia. Femminista e attivista politica (Women in Black; CodePink), è scrittrice, giornalista, musicista, traduttrice e regista. Nel 1978 promuove il primo convegno femminista dell’Est Europa, “Drug-ca Zena” (Belgrado). Progetta e crea la prima casa editrice femminista nei Balcani, “Feminist 94”. È autrice di “Diary of a Political Idiot”, tradotto in molte lingue: il primo diario di guerra online in tempo reale scritto durante il conflitto del 1999 in Kosovo. Da allora pubblica i suoi lavori su blog e altri media, sempre connessa a Internet. È apparsa su Washington Post, New York Times, Boing Boing, Espresso, La Stampa, SWR, ARTE, NIN, ecc. È una delle fondatrici di Casa Jasmina, la casa intelligente del futuro, a Torino (2015) e fondatrice di Internet of Women Things, movimento IoWT con il suo manifesto IoWT. Scrive in inglese, serbo e italiano e vive tra Torino, Austin, Belgrado e Ibiza. Anche il lavoro di Tešanović è parte di una cornice più ampia, che comprende il suo romanzo “La Clandestina” (Edikit, 2023) e lo scritto su cui sta lavorando attualmente, ambientato a Ibiza.

Ingresso libero

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