Человек-амфибия
Vladimir Chebotaryov + Gennadi Kazansky
URSS 1962, 82′
Uno dei campioni d’incassi russi di tutti i tempi (65 milioni di biglietti venduti nel 1962, che, oggi, si potrebbero tradurre in circa 520 milioni di dollari). È la storia del bellissimo uomo pesce, ambientato in un ameno luogo inusuale abitato da disonesti pescatori di perle e lupi di mare. Probabilmente il prodotto assoluto del Thaw degli anni ’50, primi ’60, questo incantevole ibrido della Sirenetta e de La Creatura della Laguna Nera surrealmente culmina con una numero di danza e musica latina e stelle del cinema russo con facce dipinte di marrone (girato a Cuba). Guardare per credere.
One of the most beloved Russian films ever (65 million admissions in 1962, which would roughly translate into $520.000.000 box office in today’s America). The rather tall tale of a handsome, gilled mutant unfolds in an oddly conceived coastal locale among pearl divers, rogues and old salts. Perhaps the ultimate product of the late 50s-early ’60s “Thaw,” The Amphibian Man surreally brims with Latin song-and-dance numbers and Russian stars in brownface; it has to be seen to be believed.