Alcuni mesi dopo la loro comparsa, gli zombi sono ovunque in ascesa. Un team di ricerca scientifica conduce esperimenti su alcuni zombi catturati presso un bunker in Florida sotto la protezione sempre più dispotica dei militari. Non c’è alcun contatto radio con il mondo esterno, e la pressione sta prendendo il sopravvento: i soldati sono impazienti di conoscere i risultati dei test di rieducazione sociale condotti dal Dottor Logan.
Storia vivente che diventa morta e poi torna vivente. È il papà degli zombie, le sue creature predilette. Quelle che, se potessero, lo circonderebbero per mangiargli, insaziabili, il succulento cervello da cineasta. Oggi, lo sappiamo, George A. Romero prova pietà per queste figure spaventose e ripugnanti del cinema fantastico. Perché per lui, queste sagome che tornano a camminare, dall’alba al tramonto, sulla terra rappresentano la ragione negata. Ciò che di peggiore più capitare all’uomo.
Some months after their emergence, the zombies are everywhere and on the rise. A depleting scientific research team conducts experiments on captured zombies in a cavernous Florida bunker under increasingly despotic military protection. There’s no radio contact with the outside world, and the pressure is taking its toll: the soldiers are impatient for results from Dr Logan’s social conditioning tests.
Living story becoming dead and then living again. He is the zombies’ father. Zombies are his favorite creatures, which, if possible, would surround him to eat his juicy filmmaker’s brain. Now – we all know that – George A. Romero pities these scary and horrific figures typical of the fantastic cinema. To him, in fact, these figures coming back to walk from dawn to dusk are the denied reason. It is the worst thing that could happen to man.