L’etologo naturalista Marco Contrada raggiunge le zone boschive del Friuli orientale, ai confini con la Slovenia, per svolgere il consueto lavoro di censimento degli animali selvatici. Li oltrepassa con il suo camper il guado di un fiume turbolento mentre la pioggia comincia a cadere e a ingrossarne le acque impedendogli così la via del ritorno. Il temporale è incessante e Marco deve cercare riparo nelle case di un paese abbandonato… Un paese che, a poco a poco, lo intrappola in una sorta di antico maleficio. Una maledizione che continua a vivere in quell’angolo sperduto dove la solitudine regna sovrana. Urla disumane echeggiano, ora vicine, ora lontane, tra le strade del villaggio fantasma.
Marco Contrada is an ethologist and a naturalist, who reaches the wooded areas of Eastern Friuli, on the border with Slovenia, to carry out his usual work on the census of wild animals. Marco crosses the ford of a turbulent river in his van while rain begins to fall, making it rough. The rain is relentless and Marco has to seek a shelter in the houses of an abandoned village. A country that, time after time, seems to trap him in a kind of ancient curse that continues to live in that lost corner in the woods where solitude reigns supreme. Inhuman screams echo, closer and closer, through the streets of the ghost village.