Blatta, la miniserie presentata quest’anno all’interno di Spazio Italia, prende vita dalle pagine della graphic novel creata da Alberto Ponticelli, un affascinante affresco distopico dalle rarefatte atmosfere neo-noir, a metà tra Mad Max e High-Rise.
Rintanati tra le mura umide di claustrofobici complessi industriali, gli uomini del futuro svolgono ripetitivi compiti di manutenzione, senza mai comunicare gli uni con gli altri o con il mondo esterno. Lavorano. Si sfamano. Dormono. Alcuni di loro, forse, sognano. Un giorno come tanti, un uomo del futuro, la Quinta Reincarnazione di un individuo senza identità, a causa di un insetto penetrato nella sua cella-abitativa, innesca suo malgrado un meccanismo che lo allontanerà per sempre dall’alienante “paradiso artificiale” in cui aveva scelto di rifugiarsi: costretto ad esplorare le strade desolate di una metropoli in rovina che ha cancellato ogni traccia dell’umanità, “Numero Cinque” dovrà mettere a rischio la sua stessa immortalità, per riscoprire il senso dell’esistenza.
Le tavole originali in mostra donano al Trieste Science+Fiction Festival una visione di fantascienza sporca e soffocante, testimoni di un possibile futuro che ognuno di noi vorrebbe evitare. La mostra è parte integrante di Blatte, progetto crossmediale che miscela arti illustrative, serialità cinematografica e performance dal vivo, realizzato da Parsec Teatro e Grey Ladder, con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ORA! Linguaggi contemporanei_produzioni innovative.
The miniseries Blatta is the official adapting of the namesake celebrated graphic novel created by Alberto Ponticelli, a fascinating dystopian mural with rarefied neo-noir atmospheres, halfway between Mad Max and High-Rise.
Holed up between the damp walls of claustrophobic industrial complexes, the men of the future are busy with non-stop maintenance activities, and never communicate with each other, nor with the external world. They work. Feed themselves. Sleep. Some of them may dream. On a day like any other, a man of the future — the Fifth reincarnation of a man with no identity — unconsciously triggers, because of an insect that has found its way inside his home-cell, a mechanism which will draw him away from the alienating “artificial paradise” he had chosen to live in. Forced to explore the godforsaken roads of a metropolis in ruins, where no trace of mankind is left, “Number Five” will have to risk his own immortality to discover once again the sense of life.
The original drawings of the exhibition are a gift to Trieste Science+Fiction Festival and offer a vision of a dirty and suffocating science fiction, witness to a possible future which we would all want to avoid. which each of us would like to avoid. The exhibition forms an integral part of Blatte, a cross medial project which mixes illustrative arts, live performances and cinematographic seriality, realized by Parsec Teatro and Grey Ladder, with the support of Compagnia di San Paolo.