Sabato 3 novembre alle 20.00 al Teatro Miela Godblesscomputers sarà ospite del Trieste Science+Fiction Festival per sonorizzare dal vivo A Trip to Mars [Himmelskibet] di Holger-Madsen, il primo lungometraggio di Fantascienza della storia del cinema, che quest’anno compie 100 anni.

Come racconta lo stesso Godblesscomputers, “per un musicista partire dalle immagini piuttosto che dalla musica è una sfida al proprio processo creativo, perché spesso è proprio la musica ad evocare paesaggi e immaginari, a trasportare lontano. Quando si parla di sonorizzazione cinematografica è immediato invece partire dal dato visivo, decodificando il suo immaginario di riferimento.

Per il film “A Trip To Mars” il primo punto di partenza è stato riuscire ad entrare in una logica narrativa distante nel tempo, quello del cinema muto all’inizio del secolo scorso: si trattava di un mezzo comunicativo nuovo, già di per sé fantascientifico per l’epoca, indissolubilmente legato alla musica. Questo rende il tentativo di una nuova sonorizzazione contemporanea più problematica ma anche stimolante. Ho cercato di dare una lettura personale a un film di fantascientifico che però visto oggi, nei suoi costumi, nelle espressioni, nelle scenografie riporta a cento anni fa.

Il viaggio in questo caso è duplice: si viaggia verso Marte, nello spazio, ma anche nel tempo. Per questo ho giocato su una palette di suoni caratterizzanti, i tipici sintetizzatori da film di genere che abbiamo tutti nel nostro immaginario, uniti ad atmosfere spaziali senza tempo, lasciando spazio ad armonie e tensioni, climax cinematografici, per sottolineare la drammaticità delle espressioni dei volti, delle scene e delle ambientazioni
“.

Lorenzo Nada è Godblesscomputers.

Nato a Ravenna, si forma come beatmaker, producer e dj, mosso da una precoce passione per i campionatori e per i vinili.
Durante un espatrio a Berlino, nel 2011 prende vita “Godblesscomputers”.
Pensato inizialmente più come titolo che come vero e proprio moniker, sarà questa la firma di un progetto musicale che, ispirato da ritmiche e stilemi della musica black, avanza in territori elettronici mantenendo però fedele il groove e il calore originario del suo suono. Da appassionato ascoltatore, Lorenzo é soprattutto un collezionista di suoni; li esplora, cataloga, seziona e ricompone in elementi di sintesi per costruire le sue produzioni. Unisce e alterna texture organiche e ritmiche impazienti, silenzi e pathos, condensazioni del beat a cui corrispondono lunghe sospensioni malinconiche.
Dopo tre anni all’estero, Lorenzo torna in Italia, a Bologna.
L’uscita di due LP, a breve distanza l’uno dall’altro, Veleno (FreshYo!,2014) e Plush and Safe (LaTempesta International/FreshYo!, 2015), consolida il percorso di Lorenzo fino ad oggi.
Solchi (LaTempesta International/FreshYo!, 2017) emerge dalla scia che questi due dischi hanno lasciato, dopo due anni.