George A. Romero sbarca a Trieste per ritirare il premio alla carriera. E il Cinecity – il multisala che ospita il Festival dal 2000 – si riempie di zombie svegliatisi apposta per la grande occasione. Questa edizione – segnata anche da una lieve modifica nel nome, Trieste Science+Fiction – ospita un focus sul cinema spaziale made in Russia a 50 anni dal primo volo orbitale di Yuri Gagarin.
Il piacere di Science+Fiction per il meraviglioso, il fantastico, il surreale e tutto ciò che sta in bilico tra il vero e il percepito, si è concentrato nell’immagine del manifesto 2011: in primo piano una donna, una “ballerina” sulle punte sospesa nell’aria, quasi trascinata verso l’alto da una forza sconosciuta o da un invisibile filo legato a un burattinaio.