A Trieste Science+Fiction è tempo di premiazioni: è il giorno di Rutger Hauer!
Il festival consegna quest’anno il premio Urania d’Argento alla carriera all’attore olandese Rutger Hauer. In occasione della cerimonia, l’indimenticabile interprete di tanti capolavori del cinema mondiale incontrerà il pubblico della Sala Tripcovich: appuntamento alle 20:30, per la cerimonia di premiazione, seguita dalla proiezione di un film a sorpresa e da un ricco Q&A moderato dal critico cinematografico Giona A. Nazzaro.
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.”
Fantastic Film Forum
Per la prima volta al TS+FF, uno spazio dedicato ai professionisti del cinema: un terreno fertile di incontri, una fucina di nuovi progetti, una piattaforma di promozione e diffusione per il cinema fantastico. Il Fantastic Film Forum riunirà per un giorno produttori, registi, sceneggiatori, tecnici e distributori presenti al festival per una maratona di incontri specialistici e masterclass.
Ingresso riservato agli accreditati Sci-Fi Pro.
Tra i titoli che verranno proiettati nel corso della giornata, quelli in Concorso: il greco Blind Sun di Joyce A. Nashawati, disegno di un futuro prossimo in cui l’acqua scarseggia, la violenza sociale monta e il sole, fortissimo, arde impietoso; e Virtual Revolution di Guy-Roger Duvert, ambientato nella Parigi del 2047, divisa tra “connessi”, la stragrande maggioranza, e “viventi”, una piccola élite ancora attaccata alla realtà; e quelli di Spazio Italia, la speciale vetrina che il Trieste Science+Fiction Festival dedica alle produzioni fantastiche e fantascientifiche “made in Italy”: Alieween di Federico Sfascia, e l’Anteprima Mondiale di East End di Skanf & Puccio.
E sarà la volta del primo appuntamento con i cortometraggi candidati al Méliès d’Argent.
Deux Escargots s’en vont — Jean-Pierre Jeunet, Romain Segaud. Francia 2016.
Blight — Kate Walshe, Christopher Goodman. GB 2015.
White Collar — Natalia Lampropoulou. Grecia 2016.
Arene — Henrik Bjerregaard Clausen. Danimarca 2016.
Bruce Gallagan — Pau Perramon. Spagna 2016.
I Need My Space — Jesse Pohjonen. Canada 2015.
Mars IV — Guillame Rieu. Francia 2016.
Into the Mud — Pablo Pastor, Spagna 2015.
Mechanical — Alba Capilla, Spagna 2016.
Till Death Do Us Part — Alexander Schulz, Germania 2016.
Chiuderà questa ricca giornata, il gore indiano Ludo di Q e Nikon, un gioco semplice ma mortale di cui cadono vittime quattro adolescenti: appuntamento a mezzanotte.