Giusto in coincidenza con l’uscita sugli schermi dell’odissea dell’astronauta perduto su Marte (The Martian di Ridley Scott) la NASA annuncia che sul Pianeta Rosso possono scorrere in superficie rivoli d’acqua salata?
All’Università di Roma si accalcano in quindicimila per l’inaugurazione della Maker Faire, la fiera europea dell’innovazione che vede i novelli artigiani del futuro alle prese con robot e droni?
Gli astronauti di Interstellar raggiungono pianeti remoti alla ricerca di una “seconda Terra” infilandosi in buchi neri e wormhole? Lo spettro di epidemie planetarie rimbalza in libri e film sulla scia del virus Ebola?
I dinosauri clonati tornano a popolare il restaurato luna park di Jurassic World?
Bene. Di tutto ciò si parlerà quest’anno nel terzo appuntamento con gli Incontri di Futurologia che il Trieste Science+Fiction ha programmato per cinque giorni (dal 4 all’8 novembre) nella sala conferenze del prestigioso Palazzo Gopcevich. È la conferma di quanto bene possa funzionare il feedback tra realtà e fiction, tra la scienza di astrofisici, biologi, tecnologi e l’immaginario di scrittori e cineasti.
Ecco allora gli interventi di Paolo Molaro dell’Osservatorio astronomico di Trieste, Carlo Fonda dell’ICTP con le sue stampanti 3D, Stefano Liberati della SISSA, il direttore generale dell’ICGEB Mauro Giacca e il “cacciatore di dinosauri” (fossili) Flavio Bacchia. Tanto per testimoniare l’attenzione verso il Festival di alcune delle istituzioni scientifiche internazionali che popolano la nostra città.
Ma accanto alla scienza vi saranno naturalmente la letteratura e il cinema, a comporre un intreccio di idee e provocazioni intellettuali. Futurologia, dunque, come speculazione sull’oggi per guardare al domani, secondo la lezione di grandi visionari come H. G. Wells, Arthur C. Clarke, Stanislaw Lem, Isaac Asimov. E anche di quel Bruce Sterling che sarà l’ospite d’onore del Trieste Science+Fiction, lo scrittore texano trapiantato a Torino che è stato uno dei “padri” del cyberpunk e che riceverà l’Urania d’argento alla carriera (oltre a presentare la sua raccolta di racconti Utopia pirata, appena uscita per i tipi di Urania con il trasparente pseudonimo di Bruno Argento). Ancora la rivista mondadoriana alla ribalta con l’ormai popolarissima epopea steampunk di Mondo9, il rugginoso e spietato pianeta costruito dalla fantasia di Dario Tonani con il supporto delle tavole di Franco Brambilla (entrambi presenti agli Incontri di Futurologia).
E saranno a Trieste anche i due vincitori ex aequo del premio Urania di quest’anno, Francesco Verso e Sandro Battisti. Giuseppe Lippi, curatore di Urania, racconterà i 60 e passa anni della collana sulla traccia del suo saggio Il futuro alla gola, edito da Luigi Cozzi. E a Trieste festeggeremo un altro anniversario: il mezzo secolo di attività di Alfredo Castelli, ovvero cinquant’anni di storie e m steri di un grande narratore a fumetti. Per il cinema, imperdibili gli appuntamenti con Enrico Azzano e Andrea Fontana, autori del volume dedicato alla meravigliosa animazione fantastica di Miyazaki e Takahata; con i mondi fantahorror di Alberto Marini; e con Andrea Chimento e Andrea Pesoli sul primo social-dizionario di cinema.