Sabato 4 settembre alle 21.30 presenteremo sulla piattaforma SciFi Club in occasione del CICAP Festival 2021 ANIARA di Pella Kågerman, Hugo Lilja, film vincitore del Premio Asteroide per il miglior lungometraggio al Trieste Science+Fiction Festival 2019.
Il film sarà presentato da Emilio Cozzi. Giornalista e autore, è uno tra i più noti divulgatori di cultura videoludica, eSport, spazio e innovazione tecnologica, argomenti che mescola e racconta: lo fa dal vivo, in radio e in televisione, sulle pagine di giornali, riviste e libri, sul web. Twitta come @Addioegrazieper, e appena può dedica le ore piccole a sondare lo spazio in realtà virtuale, a bordo di un’astronave che non esiste. Forse.
Proiezione a cura del Trieste Science+Fiction Festival. Il film sarà disponibile per 24 ore a partire da Sabato 4 settembre ore 21.30 sulla piattaforma Sci-Fi Club ospitata da Mymovies.it.
Per accedere alla proiezione: 1. cliccare il seguente link https://www.mymovies.it/ondemand/scificlub/movie/9266-aniara/ ; 2. cliccare sul tasto “USA IL CODICE”, sulla destra (sopra la locandina del film); 3. inserire il codice 3A2K5JEPQDNH
Basato sul profetico poema epico dello scrittore svedese e Premio Nobel Harry Martinson. Aniara è una delle molte astronavi che vengono utilizzate per trasportare la popolazione terrestre verso la sua nuova casa: Marte. È stata disegnata per venire incontro ai bisogni di una specie che ha appena terminato di consumare la sua terra d’origine: è un gigantesco centro commerciale. Ma mentre sta lasciando la Terra in rovina, Aniara entra in collisione con detriti spaziali e finisce fuori rotta. I passeggeri di Aniara prendono lentamente coscienza del fatto che non saranno mai più in grado di tornare indietro: continueranno a viaggiare in un vuoto e freddo universo per sempre.
Speriamo che il nostro film ricordi al pubblico, nella vita di tutti i giorni, che stiamo già viaggiando su un’astronave chiamata Terra e che la nostra permanenza a bordo potrebbe essere estremamente breve. Harry Martinson definì Aniara “la sindrome di Cassandra” e noi crediamo fermamente che sia ancora così.
– Pella Kågerman, Hugo Lilja