Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico in programma dal 29 ottobre al 3 novembre nel capoluogo giuliano, svela il poster dell’edizione 2020: un disegno originale realizzato dagli astri nascenti Van Orton, che vantano collaborazioni con Marvel e Microsoft. L’immagine, che vuole rappresentare la volontà e il piacere di esplorare le meraviglie del possibile, raffigura un astronauta incastonato in un coloratissimo mosaico pop.
“La fantascienza dello Spazio viene stilizzata creando forme che si intrecciano e si fondono dando vita ad un’immagine psichedelica che richiama l’atmosfera tipica delle grandi vetrate colorate”. Così lo descrivono i Van Orton, i designer torinesi autori del poster. L’arte dei due gemelli è fortemente influenzata dalla “cultura pop” e da un design ispirato alle grandi vetrate delle chiese medievali, per evolversi con innesti simmetrici e linee luminescenti.
I Van Orton hanno iniziato reinterpretando le icone di film cult degli anni ’80, ottenendo rapidamente grande visibilità e contatti con importanti marchi, tra cui Marvel, Microsoft, Armani, Bmw e da artisti come i Pearl Jam.
TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL FESTEGGIA I SUOI PRIMI VENT’ANNI
Il festival della fantascienza sta preparando un’edizione speciale per festeggiare i 20 anni dalla sua fondazione, con modalità di partecipazione sia online sia con il pubblico dal vivo. La 20° edizione del più importante festival cinematografico italiano dedicato alla fantascienza verrà presentata in un formato completamente rinnovato con una selezione di film distribuita online, un programma di festival diffuso nella città di Trieste (ma non solo), e alcuni eventi speciali.
“La nostra grande speranza rimane di poter festeggiare i nostri vent’anni con il nostro pubblico” – dichiara il direttore Daniele Terzoli – “Perché l’esperienza sociale della visione dei film al cinema è un momento essenziale per il Trieste Science+Fiction Festival. La nostra sala principale è da anni vicina ai 1000 spettatori e si capisce bene quanto sia importante la partecipazione del nostro pubblico, nonché l’emozione di sentire l’urlo collettivo “Raggi fotonici!” prima della proiezione. Ma è importante per noi organizzare un festival durante il quale il nostro pubblico, i nostri ospiti e i nostri partner si sentano al sicuro e a questo stiamo lavorando”.
Il festival triestino si sta dunque preparando ad affrontare diversi scenari, cercando di disegnare un programma quanto più flessibile, valutando quelle innovazioni e cambiamenti che tengano conto delle mutate dinamiche negli spazi pubblici.