Hasta la vista, Baby: nuovi titoli per la selezione ufficiale!

Per scaldare i motori e i cuori dei fan il festival della fantascienza annuncia un altro gruppo di titoli in anteprima della selezione ufficiale 2019.

Si comincia con gli amatissimi e attesissimi cyborg di Terminator creati da James Cameron in proiezione mercoledì 30, proseguendo con Last Sunrise, il primo film cinese in concorso a Trieste, i supereroi negletti di Code 8 e quelli problematici di Blind Spot, l’originale interpretazione afro-futuristica di Jesus Shows You the Way to the Highway, fino alla misteriosa creatura marina di Sea Fever.
La selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction Festival disegna una mappa del fantascientifico che invita lo spettatore alla scoperta di territori inesplorati e avventurosi con un programma che si arricchisce via via di suggestioni fantastiche.

 

Terminator: Destino Oscuro (Terminator: Dark Fate) di Tim Miller
Terminator: Destino Oscuro riunisce, per la prima volta dopo 28 anni, il Premio Oscar James Cameron con le star della serie originale Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger in una elettrizzante nuova avventura che riprende da dove ci aveva lasciati Terminator 2 – Il giorno del giudizio.

Il regista Tim Miller (Deadpool, Love, Death & Robots) racconta così la genesi del nuovo Terminator: “Ci siamo riuniti in una stanza io, Jim [Cameron] e il produttore David Ellison per sviscerare una serie di interrogativi. Cose come: la storia dev’essere ambientata nel presente, nel passato o nel futuro? Deve incentrarsi su Sarah o su John? […] Il futuro non è solo più strano di quanto immaginiamo, è perfino più strano di quanto possiamo anche solo cercare di immaginare. Non penso che le intelligenze artificiali abbiamo come obiettivo quello di eliminarci. Non sappiamo cosa diventeranno, ma certo saranno in grado di evolversi in un giorno più di quanto noi abbiamo fatto in milioni di anni. Al momento, scelgo di credere che saranno migliori di noi.” In collaborazione con 20th Century Fox.


Code 8 di Jeff Chan

Jeff Chan presenta a Trieste, in anteprima italiana, il suo action sci-fi, tratto dall’omonimo cortometraggio che ha raccolto più di 2 milioni di dollari in crowdfunding. In un futuro in cui le autorità perseguono i “diversi”, un uomo dotato di superpoteri non ha altra scelta che accettare l’offerta di un criminale che vuole sfruttare le sue abilità, anche a rischio di attirare l’attenzione delle agenzie di sicurezza.

Come dichiara l’intreprete Robbie Amell, Code 8non è un film di supereroi in costume: siamo in un mondo più cupo dove i supereroi non sono osannati.”

Last Sunrise di Wen Ren
Last Sunrise è una di quelle storie che riflettono la luce dello spirito umano che brilla nei momenti più bui. Un futuro basato sull’energia solare precipita nel caos quando il sole scompare, obbligando un solitario astronomo e la sua spumeggiante vicina a lasciare la città. La temperatura scende sotto lo zero e l’ossigeno si esaurisce: l’unica speranza è nel Distretto Quattro, la loro destinazione. Dalla Cina arriva uno dei film di sci-fi più amati e premiati nel circuito dei festival.

Wen Ren presenta, in anteprima per l’Italia, il primo film cinese in concorso a Trieste: “è anche uno dei primi, pochissimi film di fantascienza cinesi, realizzati in Cina e presentati nel circuito dei festival. Abbiamo girato per 14 giorni, a -26 °C, con una troupe di più di un centinaio di persone, spostandoci per oltre 1600 km. E ce l’abbiamo fatta con meno di 220.000 euro.


Jesus Shows You the Way to the Highway di Miguel Llansó

Gli agenti speciali Palmer e Gagano hanno il compito di distruggere un pericoloso virus informatico chiamato “Unione Sovietica”. Entrati nel sistema attraverso la realtà virtuale, scopriranno di essere finiti in una trappola: il virus è molto più complesso di quanto immaginassero. Miguel Llansó, già al TS+FF nel 2015 con Crumbs, torna a Trieste con una baraonda delirante come un Matrix in acido. In anteprima italiana.

Sea Fever di Neasa Hardiman
Una misteriosa creatura ha intrappolato il peschereccio su cui Siobhán, solitaria studentessa di biologia marina, sta facendo delle ricerche. Nella lotta per la sopravvivenza, Siobhán dovrà guadagnarsi la fiducia dell’equipaggio. Un monster movie che è anche un thriller surreale e ci parla di responsabilità: verso di noi, le nostre azioni, la nostra comunità e il mondo intero.

Neasa Hardiman, scrittrice e regista, vincitrice di due BAFTA, racconta così: “Sea Fever trova la sua origine nell’antica tradizione europea del cinema espressionista, in cui la metafora centrale del film fa guardare alle problematiche più serie del nostro presente attraverso la lente di una storia avvincente. […] Volevo scardinare quella tipica rappresentazione che travisa e marginalizza le persone che hanno un’opinione diversa.” In anteprima europea.


Blind Spot (L’angle mort) di Pierre Trividic, Patrick Mario Bernard
Dominick ha il potere di diventare invisibile, ma lo usa di rado, giusto per dare un’occhiata alle attività dei vicini. È un segreto di cui non sa nemmeno la sua fidanzata. Dominick è un uomo come tanti: lavora, vive in un appartamento e del suo potere non sa cosa farsene. Finché non comincia a perderne il controllo… I supereroi non sono mai stati così vulnerabili…

Il nostro protagonista si sente perso, fra le altre cose” dicono i due registi, che presenteranno il film in anteprima italiana. “La maniera più semplice era di fare dell’invisibilità un dono naturale, senza offrire alcuna spiegazione. Una creatura che perde il controllo, come tante altre. Dominick non ha scelto di essere invisibile.”

SPIRAL: brandelli di futuro

L’uomo meccanico sonorizzato live