È il giugno del 1991.
I Queen hanno da poco dato alla luce Innuendo, il loro ultimo album con Freddie Mercury, Il Silenzio degli Innocenti con Anthony Hopkins ha terrorizzato il pubblico del cinema e, soprattutto, Tim Berners-Lee, ricercatore del Cern, sta per annunciare al mondo la soluzione al problema di come condividere i documenti tra studiosi grazie a un software basato sul concetto di ipertesto che lui stesso battezza come World Wide Web: il sito che mette in rete è il primo della storia e inaugura ufficialmente l’era di internet.
È in questo 1991 rivoluzionario che, 25 anni fa, arrivava in edicola il primo numero di Nathan Never, la prima serie di fantascienza di Sergio Bonelli Editore ideata da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna e subito amatissima dai lettori, primi tra tutti quelli che sono rimasti conquistati dal Blade Runner di Ridley Scott. Come spiegano gli autori, del resto, Nathan Never racconta un viaggio nel tempo dove, partendo dai ricordi, si va incontro al sogno.

La storia è nota ma vale la pena partire dal principio e ripercorrerla insieme: Nathan Never è un ex poliziotto e ha alle spalle un passato terribile. Sua moglie Laura è stata uccisa da un criminale e sua figlia Ann è stata ricoverata in una clinica psichiatrica, in stato di shock per avere assistito alla morte della madre. Per poter pagare le cure della figlia, Nathan, ritiratosi in un tempio shaolin per studiare arti marziali, è costretto a tornare al suo lavoro e ad accettare un incarico di agente speciale all’interno di un’agenzia privata di investigazioni…
Da qui prende le mosse la storia di Nathan Never. E ora, dopo 25 anni, è finalmente tempo di festeggiamenti. L’Agente Speciale Alfa ha cominciato a festeggiare i suoi 25 anni in aprile, prima nelle fumetterie e nelle librerie, poi ha proseguito al Comicon di Napoli dove, per l’occasione, c’è stata la pub- blicazione del numero 300 a colori, scritto da Bepi Vigna e visualizzato da Roberto De Angelis. Ma non è finita qui. A maggio c’è stata un’altra grande novità per tutti i fan di Nathan Never: ha debuttato “Nathan Never. Annozero”, la prima delle tre miniserie di sei numeri che “ri-narrano” il passato del nostro Agente Speciale Alfa.
La mostra presentata al Trieste Science+Fiction Festival espone alcune preziose tavole e materiali originali apposi- tamente selezionati, regalando un inedito itinerario storico sulle tracce di albi e speciali legati all’universo di Nathan Never, che dal 1991 ad oggi conta oltre 70 mila tavole e 582 copertine. La mostra è a cura di alino&alina con Glauco Guardigli, curatore della testata bonelliana, e con la collaborazione di importanti collezionisti.

Molti personaggi dei fumetti vivono spesso un eterno presente, ma per Nathan Never non è mai stato così. Fin da subito, io e i miei colleghi decidemmo che nelle storie del nostro personaggio la freccia del tempo si sarebbe potuta indirizzare sia sui giorni trascorsi, sia su quelli a venire. Ci saremmo concessi abbondanti salti dentro i ricordi dei personaggi e prolessi narrative che avrebbero anticipato accadimenti futuri. Eravamo convinti che proprio questa possibilità di spaziare potesse diventare uno degli elementi chiave delle avventure che ci accingevamo a scrivere
— Bepi Vigna

MAGAZZINO DELLE IDEE
VENERDÌ 28 OTTOBRE
inaugurazione ore 18.00
SABATO 29 — LUNEDÌ 31 OTTOBRE
10.00 — 13.00 e 16.00 — 19.00
MARTEDÌ 01 — DOMENICA 06 NOVEMBRE
10.00 — 20.00

Michele Medda, Antonio Serra, Bepi Vigna
Nati attorno agli anni ’60 in Sardegna, si conoscono nel 1982 al Centro Culturale cagliaritano “Il Circolo”. Entrano a far parte del gruppo “Bande Dessinée” e cominciano a creare le prime sceneggiature in squadra per Martin Mystère, Dylan Dog, Zona X e Legs. Nel 1991 dalle parole e dalle idee della cosiddetta “Banda dei Sardi” nascono le saghe fantascientifiche di Nathan Never.