Con il termine Pulp venivano definite all’inizio del XX secolo le riviste a poco prezzo di narrativa popolare. Il nome deriva dalla polpa di legno dalla quale si ricavava la carta a basso costo sulla quale erano stampati. È su queste pubblicazioni che si sviluppano i principali generi dell’immaginario novecentesco: il poliziesco, il romanzo rosa, l’horror e, ovviamente, la fantascienza. Il primo pulp è in genere considerato “The Argosy”, pubblicato a partire dal 1882 dall’editore Munsey, ma l’età dell’oro di queste pubblicazioni è certo quella tra le due guerre mondiali. Nel secondo dopoguerra, con la nascita del mercato dei tascabili e delle riviste antologiche, il raffinarsi dei gusti del pubblico e la comparsa di nuove forme di intrattenimento come le serie televisive e i fumetti, le riviste pulp si avviarono a un rapido declino.
La mostra espone parte della ricca collezione di Riccardo Valla (1942-2013), tra i massimi studiosi e operatori editoriali nell’ambito della fantascienza in Italia, amico e stretto collaboratore del Muƒant.

SALA EX-AIAT – PIAZZA UNITÀ
MARTEDÌ 1 / DOMENICA 6 NOVEMBRE
16.00 — 19.00