Continua giovedì 23 luglio alle 18 con Bruce Sterling e Jasmina Tešanović il programma di MONDOFUTURO, serie di interviste web organizzata dal Trieste Science+Fiction Festival per parlare del mondo di domani con scienziati, scrittori, filmmakers, artisti visuali, comunicatori ed esperti di new media.
Bruce Sterling, scrittore di fantascienza tra i fondatori del movimento Cyberpunk e futurologo, e Jasmina Tešanović, scrittrice, attivista, filmmaker e blogger, dialogheranno dalla pagina Facebook del Trieste Science+Fiction Festival con il giornalista Carlo Modesti Pauer di come la minaccia di epidemie abbia alimentato l’immaginario fantascientifico e dei cambiamenti che innescherà la pandemia in corso.
Quali scenari distopici e post-apocalittici raccontati dalla science fiction sono comparabili con il nostro presente?
Bruce Sterling è tra i più importanti autori della fantascienza americana, da lui profondamente innovata a partire dagli anni Ottanta. Il suo scenario abituale è il mondo del futuro prossimo, ma anche il presente visto in chiave realistica e sottilmente alterata dai processi di assuefazione tecnologica. Con Mirrorshades, antologia di racconti di fantascienza del 1986, ha contribuito a definire il filone cyberpunk, è un fine osservatore della tecnologia più avanzata e dei new media. Tra i suoi capolavori Schismatrix (La matrice spezzata, 1985), Islands in the Net (Isole nella rete, 1988) e The Difference Engine (La macchina della realtà, 1990), scritto con William Gibson.
Jasmina Tešanović è una femminista, attivista, scrittrice, giornalista, traduttrice e regista serba. Nata a Belgrado, vive tra Europa e Stati Uniti. Fa parte delle associazioni femministe per la pace “Donne in Nero” e “Code Pink” . È, fra i numerosi libri, l’autrice di Normalità. Operetta morale di un’idiota politica: un diario di guerra scritto durante il conflitto del 1999 in Kosovo. Da allora ha pubblicato tutti i suoi lavori, diari, racconti e documentari su blog e altri media, sempre legati a Internet. Insieme sono autori della rubrica Globalist su La Stampa Torino.